Competenze e incompetenza nel caso della prof.ssa Rosa Maria Dell’Aria sospesa a Palermo
Gli studenti che nell’ITI Vittorio Emanuele III di Palermo – in occasione della Giornata della memoria delle discriminazioni e persecuzioni razziste del 1938-1945 – si sono impegnati in un lavoro di confronto analogico tra fatti del passato come le leggi del 1938 e il «decreto sicurezza» (2018) hanno dimostrato di:
- «essere consapevoli del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale»;
- «sapere attribuire significato alle principali componenti storiche della contemporaneità confrontando aspetti e processi presenti con quelli del passato»;
- «comprendere la rilevanza storica delle attuali dinamiche della mobilità e della diffusione di informazioni, culture, persone».
Ogni analogia o comparazione storica può essere criticabile. Ma, al fondo, gli studenti dell’ITI Vittorio Emanuele III di Palermo hanno messo in rilievo che sia la legge del 1938 sia il «decreto sicurezza» (2018) hanno leso diritti umani che oggi sono garantiti dalla Costituzione.
Dunque, hanno saputo
- «collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.»
Sono le competenze che, alla lettera, il documento ministeriale Linee guida vigenti per per gli istituti tecnici raccomandano agli insegnanti di storia di formare con il loro insegnamento.
Dunque, gli studenti hanno dimostrato che la prof.ssa Dell’Aria ha assunto doverosamente come ispirazione per le sue attività didattiche le Linee guida ed ha svolto efficacemente il suo insegnamento della storia.
La professoressa Dell’Aria dovrebbe essere lodata come docente competente.
Invece il dirigente dell’Ufficio 1 – Ambito Territoriale di Palermo – dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, che ha decretato il provvedimento punitivo verso la prof.ssa Dell’Aria, ha dimostrato di disconoscere sia il documento ministeriale sia gli articoli della Costituzione italiana. La sua ignoranza e l’esercizio improvvido e arrogante del suo potere sono scandalosi.
L’associazione “Clio ’92” esprime la sua indignazione verso il provvedimento che tende a intimorire gli insegnanti e a reprimerne l’attività conforme agli articoli della Carta costituzionale e alle Linee guida e dichiara la sua piena solidarietà alla professoressa Dell’Aria.